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Impegno e Comunità

 

Impegno e Comunità

Venerdì 18 ottobre 2018 presso il Frantoio Redodoro in Grezzana (Verona) venti Cresimandi, della Parrocchia di San Benedetto in Valdonega, assistiti da parroco don Maurizio Guarise, Catechiste e Genitori si sono incontrati presso il Frantoio Redodoro in Grezzana (Verona)  - con il titolare Lorenzo Salvagno e il direttore dell’AIPO per approfondire il pensiero della simbologia Cristiana dell’olio d’oliva. A

 

Carissimi Ragazzi,

che Vi apprestate a ricevere il Sacramento della Santa Cresima, o Confermazione, vorrei esprimerVi il personale augurio di una pronta e consapevole accettazione di questo grande dono dello Spirito Santo, che Vi impegnerà a essere testimoni e paladini del Vangelo, per la costruzione della Chiesa e del Regno di Dio nel mondo.

E’ un augurio personale che Vi esprimo come tecnico che, da molto tempo, s’interessa di olive e d’olio d’oliva.

E’, infatti, proprio l’olio d’oliva il simbolo della Santa Cresima, con cui Ciascuno sarà segnato sulla fronte durante la cerimonia della Cresima e non è olio comune, ma un olio profumato, mescolato con aromi e consacrato dal Vescovo nella liturgia del "Giovedì Santo".

Quanti come me lavorano nell’industria dell’olivo e dell’olio conoscono i pregi produttivi dell’olivo e dell’olio, ma ora vorrei narrarVi i pregi religiosi e spirituali.

    >     L’olivo

L’olivo è un arbusto austero e d’insolita bellezza, il suo sviluppo è lento e la sua vita è lunghissima. E’ facile trovare olivi plurisecolari, con la base nodosa e possente, con tronchi dalle curvature bizzose e chiome dal verde grigio.

I poeti dell’Antico Testamento ne hanno cantato la magnificenza e nelle loro immagini l’olivo fu il simbolizza di salvezza e di prosperità:

“l’uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie”, dice: “la tua sposa è come vite feconda nell’intimità della tua casa, i tuoi figli come virgulti d’olivo intorno alla tua mensa” (Salmo 128)

“sarà come rugiada per Israele, esso fiorirà come un giglio e metterà radici come il cedro del Libano, si espanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell’olivo e la fragranza del Libano” (Osea 13, 6,7)

Nella descrizione che nel Primo Libro dei Re viene data del Santo dei Santi del tempio di Gerusalemme si precisa che “Salomone nella cella fece due cherubini di legno d’olivo, alti dieci cubiti … fece costruire la porta della cella con battenti di legno d’olivo … lo stesso procedimento adottò per la porta della navata, che aveva stipiti di legno d’ulivo” (cfr 1Re 6, 31‐33).

Quando si volle rendere onore a Giuditta, la si “incoronò di fronde d’ulivo ed ella precedette tutto il popolo, guidando la danza di tutte le donne” (Giuditta 15, 13).

Il simbolismo di pace del ramoscello d’ulivo è noto nel mondo e trova la sua origine nell’iconografia paleocristiana delle catacombe, in ricorso della colomba che tornò all’arca di Noè proprio con un ramoscello d’ulivo per indicare che l’acqua del diluvio era ormai passata (cfr. Gen. 8, 11). 2.

·   >    Simbologia

Il simbolismo dell’olio, prende ispirazione da quanto il Signore aveva detto a Mosè: "Procurati balsami pregiati e olio di oliva; ne farai l'olio per l'unzione sacra ...Questo sarà per voi l'olio dell'unzione sacra per le vostre generazioni ...È una cosa santa e santa la dovrete ritenere". (Bibbia –Esodo versetti 30,22)

Nel Cantico dei Cantici, la sposa loda lo sposo i cui profumi “per la fragranza sono inebrianti”.

Gesù dalle lampade ad olio trai una delle sue più belle parabole, quella delle dieci vergini in attesa dello sposo (Mt 25, 3ss).

Nel Nuovo Testamento, nella parabola del Samaritano, l’olio lenisce il dolore; donato per pietà, diviene immagine della misericordia (Lc 10, 34).

L’olio come profumo “assai prezioso” lo troviamo nel Vangelo di Marco (14, 3), quando Gesù era di passaggio a Betania e “mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo”.  L’evangelista Giovanni (12, 3) aggiunge come dettaglio che “tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento”.

·  >     Uso

L’olio, fin dai tempi antichi, è stato usato per l’illuminazione, ne sono prova i numerosi reperti archeologici di lampade di terracotta che si trovano in Egitto, in Grecia, in Palestina, a Roma nelle catacombe, ma anche a Ostia Antica, a Pompei e a Ercolano, per citare alcuni luoghi più conosciuti.

Pure l’arte medica sovente usava l’olio come medicinale e lo faceva applicare per rassodare i muscoli e rendere più forti.

Da qui verrà uno dei simboli rituali più comuni dell’olio come portatore di forza e virtù spirituale, versato sul capo di un uomo lo eleva alla categoria di scelto da Dio come re, o sacerdote, o profeta, o inviato, nel Battesimo per l’olio dei catecumeni entra nelle profondità spirituali, rende forti e dona l’energia per resistere agli attacchi del male.

·  >     Rappresentazione

L’olio è anche la raffigurazione dello Spirito Santo e, questo, spiega perché la Chiesa dà tanto rilievo all’unzione nel Battesimo, nella Cresima, nella Consacrazione dei Sacerdoti, dei Vescovi, delle Chiese e nell’unzione degli infermi.

·   >    Olio e Spirito Santo

Molti sono i pregi concreti dell’olio di oliva, ma la sua ricchezza sta nel suo accostamento allo Spirito Santo “il Consolatore” e su questo l’olio ci comunica conforto, illuminazione spirituale e insegnamento sia di vita ordinaria e sia spirituale.

L’olio è l’Unzione dello Spirito Santo che da mandato per essere Suoi testimoni, perseveranti nella fede e uniti nella Sana Dottrina.

Per questo l’olio diventa “il profumo dello Spirito Santo” che, per noi, si fa benedizione di prosperità spirituale, di preparazione individuale e di Sua luce nel mondo e ti consacra.

· >    Olio carismatico

L’olio rappresenta, quindi, la semplice grazia santificante, il  “crisma”, o olio santo.

Dal termine crisma ne deriva cresima, che ha la stessa origine del termine Cristo; entrambi derivano, infatti, dalla parola greca crisma, "unzione". Come Cristo è sacerdote, profeta e re, così il cristiano con la cresima conferma la consacrazione di sacerdote, re e profeta ricevuta nel suo battesimo.

Verona, 18.10.2019                                                                                                                Enzo Gambin - direttore


 

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