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Biotecnologie per la difesa, c’è speranze anche per l’Olivo?

 

Biotecnologie per la difesa dai loro parassiti, c’è speranze anche per l’Olivo?

Oramai sta compiendo un anno il grande progetto europeo iPlanta, finanziato dall’Unione Europea COST (Cooperation in Science and Technology), che ha l’obiettivo di riunire tutte le competenze degli scienziati indipendenti dell’Unione Europea per approfondire la tecnica di miglioramento genetico dell’RNA-interference (RNAi) e ideare soluzioni e applicazioni in agricoltura.

Il progetto IPlanta è realizzato all'interno del programma europeo Horizon2020, con il coinvolgimento di più di trenta paesi, coordinato dall'Università politecnica delle Marche e dall'Enea per sviluppare sistemi di autodifesa dalle malattie

Coordinatore del progetto è Bruno Mezzetti, direttore del dipartimento di Scienze agrarie dell'Università politecnica delle Marche, il quale chiarisce che questa nuovissima disciplina scientifica ha alcuni aspetti distintivi rispetto agli Ogm – Organismi geneticamente modificati -  e alle Nbt (New breeding techniques).

Specifichiamo che con il nome di New breeding techniques (Nbt) s’intendono tutte quelle tecnologie di ultima generazione che applicano la rielaborazione genetica, come la cisgenesi, (che consente di modificare la sequenza di un gene in maniera estremamente precisa e veloce. Si va tuttavia a modificare il gene proprio della pianta, senza apportare materiale genetico esterno) e il genome editing (permette di individuare e 'tagliare' specifiche sequenze di dna di un organismo vivente, causando una mutazione. In questo modo si può ad esempio silenziare un gene indesiderato o correggere un gene che aveva subito una mutazione spontanea con effetti negativi).

Sono tutti metodi di ricerca che permettono di migliorare le colture in modo che siano più produttive ed efficienti, che resistano alle malattie e ai parassiti o agli effetti dei cambiamenti climatici.

Rispetto alle tecniche utilizzate negli anni Ottanta e Novanta, le rielaborazioni genetica di ultima generazione -New breeding techniques- sono estremamente precise e veloci nel modificare il patrimonio genetico di un organismo, senza tuttavia dare vita ad Ogm transgenici, quindi, nessun passaggio di geni tra una specie e l'altra.

Considerato ora che anche per l’olivo sono state tolte molte molecole di agrofarmaci utilizzate per la sua difesa, ultimamente il Dimetoato, confidiamo in questo avanzamento della scienza, anche per contrastare l’azione di malattie emergenti e del batterio Xylella fastidiosa, che sta avanzando sempre più.

 

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