a ritmi sostenuti l’arrivo dei campioni alla 14 edizione del Concorso Internazionale

L’AIPO D’ARGENTO SEMPRE PIÚ STRATEGICO NEL CONFRONTO TRA LE CULTURE OLEARIE MEDITERRANEE

Si sta facendo sempre più interessante, per un’annata produttiva che ha avuto un andamento produttivo a ‘macchia di leopardo’ nel bacino del mediterranea, il ritmo delle adesioni alla 14ma edizione del Concorso Oleario Internazionale “Aipo d’Argento”.

Forte della sua centralità per le imprese in quella che è considerata la culla dell’olivicoltura e dell’oleicoltura mondiali, risultandovi concentrato, secondo le ultime rilevazioni statistiche, più del 96% della produzione, l’evento ha, infatti, saputo coniugare, attraverso un confronto rigoroso e imparziale, l’apparente inconciliabile tema della crescita qualitativa del prodotto finale con il processo di innovazione in atto, da tempo, nel settore.

Un ruolo didattico e di grandi stimoli che l’Aipo d’Argento, nato per il dinamismo dell’Associazione Interregionale dei Produttori Olivicoli (Aipo Verona), ha saputo svolgere a supporto di un sistema imprenditoriale alla ricerca di una propria identità oltre che di nuovi e remunerativi spazi commerciali su quei mercato che si stanno aprendo non solo ai consumi di prodotti di qualità quanto alla coltivazione dell’olivo.

In tale ottica, la nutrita adesione di campioni (a oggi) provenienti dalla Slovenia, dalla Turchia, dal Marocco e dalla Croazia si confronta con quelle giunte da Spagna e, per l’Italia, da Sicilia, Lombardia, Campania, Umbria e Veneto affermate ‘culle’ di oli di elevate caratteristiche qualitative oltre che frutto del recupero di varietà autoctone d’olivo di grande interesse.

Un trend di adesioni che – si ricorda, comunque, che la scadenza delle domande di partecipazione è fissata per il 25 marzo – conferma l’attenzione con cui le imprese olivicole e olearie dell’area mediterranea guardano a questo evento, vero e proprio strumento di esaltazione della nuova cultura della qualità con cui la produzione olearia si presenta sul mercato e al giudizio dei consumatori.