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VACANZE: 1/3 SPESA DELLA SPESA DESTINATO AI PIACERI DELLA TAVOLA

 

VACANZE: 1/3 SPESA DELLA SPESA

DESTINATO AI PIACERI DELLA TAVOLA,

sarà il cibo a guidare la scelta di1 italiano su 5 della località di vacanza

Il cibo rappresenterà la voce principale del budget delle famiglie per le proprie vacanze in Italia; circa un terzo della spesa di italiani e stranieri, infatti, sarà speso per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o per acquisti di specialità enogastronomiche per un importo complessivo stimato di oltre 27 miliardi di Euro. Il massimo storico di sempre.

Considerazione che emerge dallo studio Coldiretti “La vacanza Made in Italy nel piatto” diffuso in occasione delle manifestazioni di apertura del Villaggio Contadino Coldiretti manifestazione svoltasi, dal 5 al 7 luglio scorsi, a Milano.

Non è casuale che il cibo e le tipicità dell’agroalimentare “made in Italy” rappresentino, per un italiano su cinque (19%), uno dei maggiori stimoli nella scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e soltanto un residuale 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale mentre il 17% ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria ed il resto si affida alla cucina internazionale.

Ma l’enogastronomia vince anche tra i souvenir – sottolinea la ricerca Coldiretti -, con il 42% dei turisti che sceglie proprio un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura.

Tra le tipicità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva. Un fenomeno che vale ormai è pari a 3 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti sui dati Isnart. Ma va forte anche il “ricordo virtuale”, per cui circa un vacanziere su due (49%) scatta food-selfie per immortale i cibi che ha consumato al ristorante o preparato in cucina per inviarlo a conoscenti o postarlo sui social.

La ricerca dei prodotti tipici è dunque diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese, come l’Italia, leader mondiale nel turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa con 297 specialità, Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, e 415 vini Doc/Docg, oltre che leader nel biologico, con oltre 60mila aziende biologiche, la ribadita decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (ogm), 23mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti e le tradizioni della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

“L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica” ha affermato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando come “il buon cibo insieme al turismo e alla cultura, monumenti, beni artistici e architettonici, rappresentino, insieme, le leve strategiche di un nuovo modello di promozione e valorizzazione dell’offerta turistica e di quell’ensemble di prodotti agroalimentari produttivo, unico, che ha oggi rappresentano un paniere irripetibile a livello internazionale, in quanto simboli dell’identità, della biodiversità e del legame territoriale”.

 

 

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